
potete trovare QUI una prefazione ai castelli del deserto, oggi vi parlo di un gioiello che forse verrà resturato almeno in una parte molto presto
durante la dinastia omayyade , i nobili e le famiglie benestanti eressero piccoli castelli in regioni semi-aride per servire come loro tenute di campagna o case di caccia. Per l’aristocrazia di Ummayad, la caccia era un passatempo preferito e questi castelli del deserto divennero importanti luoghi di relax e divertimento
in arabo, questi castelli del deserto sono conosciuti come qusur (pl.) / Qasr (sing.), erano spesso costruiti vicino a una fonte d’acqua o adiacenti come un’oasi naturale e spesso situati lungo importanti rotte commerciali, come le antiche rotte commerciali che collegano Damasco con Medina e Kufa
il complesso di Qasr Hallabat si trova nel deserto orientale della Giordania, originariamente era una fortezza romana costruita sotto l’imperatore Caracalla per proteggere i suoi abitanti dalle tribù beduine , questo sito risale al II e III secolo d.C., sebbene vi siano tracce di presenza nabatea
era uno dei tanti sulla strada principale romana, Via Nova Traiana , un percorso che collegava Damasco ad Aila (l’odierna Aqaba ) attraverso Petra e Filadelfia (l’odierna Amman )
tuttavia, entro l’ottavo secolo, il califfo omayyade Hisham ibn Abd al-Malik ordinò la demolizione delle strutture romane al fine di riqualificarlo come sito militare e come anche il suo territorio limitrofo perchè diventare uno dei più grandi complessi del deserto omayyade
guidato dal piano esistente, incorporò una moschea (si trovava a 15 metri dal sud-est della struttura principale), un complicato sistema idrico comprendente cinque cisterne e un serbatoio d’ acqua considerevolmente grande , e uno stabilimento balneare che ra sotuato a circa 3 km
inoltre, situata ad ovest del palazzo rimane una struttura chiusa probabilmente utilizzata per scopi agricoli come la coltivazione di ulivi e / o viti, è ancora in piedi solo una traccia di pietra e uno strato della struttura agricola, tre sezioni del muro della moschea, incluso il mihrab (arco semicircolare che indicava la direzione verso la Mecca) nella parete meridionale, rimangono intatte
il palazzo principale è costruito in basalto nero e calcare e ha una pianta quadrata con torri ad ogni angolo, di grande statura, le strutture principali sono state ulteriormente arricchite con mosaici decorativi che raffigurano un assortimento di animali, affreschi dettagliati e sculture in stucco altamente artigianali e pavimenti con mosaici

Circa 1400 metri a est del palazzo si trovano i resti della moschea, di piccole dimensioni, misura 10,70 per 11,80 metri ed è costruito in pietra calcarea stratificata
all’interno, due riwaq ( è un portico aperto su almeno un lato) ad archi dividono la moschea in tre sezioni
una modanatura arrotondata estende il perimetro dello spazio all’altezza di 2,10 metri, simile a Qusayr ‘Amra e Hammam as-Sarah (di cui parleremo più avanti), tre volte a tunnel sostengono il tetto della struttura, attorno alla moschea da nord, ovest e est sorgeva un portico largo 3,30 metri
dal 2002 al 2013, la Missione archeologica spagnola in Giordania ha realizzato un progetto di scavo, restauro e allestimento di un museo a lungo termine, diretto dal Dr. Ignacio Arce, era inclusa la collezione sistematica di tutti i rimanenti blocchi di pietra incisi, che sono un’attrazione molto speciale a Qasr Al Hallabat
contengono un testo legale relativo all’organizzazione militare del confine orientale dell’Impero bizantino, decretato dalla corte imperiale di Costantinopoli durante il regno dell’Imperatore Anastasio I (491-518 d.C.), le iscrizioni greche di oltre 300 linee e circa 70 capitoli, sono incise in 160 blocchi di basalto che sono stati riutilizzati nella muratura dei successivi periodi di costruzione

Sono favolosi questi castelli! Che architettura incredibile, rimango senza fiato nel vedere una tale bellezza!
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sì se si pensa anche alle soluzioni architettoniche ed idrauliche sono davvero molto interessanti!
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Ne sapevano parecchio questi nostri antenati.
A volte mi chiedo se ci siamo evoluti o involuti sotto certi aspetti…
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ma io credo che forse a volte pensiamo per sentito dire, e poi magari le cose sono un po’ diverse. certo le dominazioni francesi ed inglesi hanno avuto il loro peso. e poi certo in alcune zone ci sono state delle involuzioni dovute sopratutto all’integralismo religioso! ciao carissinmo . buon fine sttimana!
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A te, Mati! ❤️
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Questi luoghi sono una meraviglia per gli occhi. Monumenti pieni di storia e fascino che mi hanno sempre incuriosito e ammaliato.
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Hai ragione!! Grazie e buona giornata!
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Luoghi incantevoli e reportage stupendo!
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grazie moltissime
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❣️
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Ces magnifiques châteaux construits par des califes pour des fêtes, la chasse, les courses de chevaux ou la fauconnerie, sont des vestiges d’une grande richesse historique. Merci pour votre belle et très intéressante explication…. Un autre voyage dans le temps !
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merci beaucoup pour vos paroles, bon samedi
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Merci Matilde . Il fait beau, alors je pense que ce sera un week-end agréable 🙂
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Ho letto prima il tuo post su
Montanelli e devo dire che mi ha lasciato un segno negativo…ora mi godo questo tour a tappe tra i castelli omayyadi…non ti nascondo che lo attendevo con ansia..e quindi, forse un po’ controcorrente lascio il commento sulla fiducia…perché conosco le puntate precedenti e mi hanno affascinato..ora sento l’urgenza di immergermi nella lettura del tuo post
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grazie davvero, le tue parole mi fanno felice!
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😊
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