Aqaba – agosto – ore 5 – di un mattino qualsiasi
matilde e wi (madre e figlia)
****mamm’azza simpatico nomignolo con cui mi chiama mia figlia ahahahha che sarebbe la contrazione di mamma mi ammazza ( di baci, parole, pensieri)
** mamm’azza perché sei alzata? sono solo le 5
— e tu perché sei qui?
** avevo sete
— io non avevo sete, sto mettendo alcune cose nel borsone, vado al Wadi
** perché non l’hai detto ieri sera?
— di solito non interessa a nessuno quando vado
**hai fatto male io sarei venuta
— ??? ma va
** ecco come sei, sempre svincolata cazzo, e fai quello che ti pare, non te ne
frega una mazza se io volevo venire o no
— wi.. quante volte sono stata al wadi?
** tante
— quante volte mi hai detto: -e basta diventi monotona
**tante
— nam shu beddek? (e adesso cosa vuoi)
** ma beddi walesci, ana beddy ru bas (non voglio niente, voglio solo venire)
— vuoi venire, vuoi venire e la motivazione?
** non me l’hai chiesto per quello voglio venire
— comincio a non seguirti
** e ci credo!! tu non segui, vai sempre avanti, tutte le volte che vai dici
sempre a tutti:- nessuno viene?- con due occhi che dicono “state a casa!!”
adesso che non l’hai chiesto, forse vuoi sul serio che qualcuno venga e
vengo io
— ………………………………………………………………….
** ma cosa c’è mamma al wadi che non puoi trovare qui, che noi non
possiamo darti
— c’è il mio silenzio, ci sono le mie parole, c’è la sabbia rossa
** ………………………………………………………..
— ci sei tu nascosta dietro la tenda che giochi con i sassi, ci sono i tuoi
abbracci, i tuoi baci, ci sono gli occhi del nonno.
**posso venire? devo riprendermi tutto!! o almeno dividerlo con te
— prendi lo zaino, il sacco a pelo l’hatta e due caftan… vuoi una tazza di caffè?