
vedi
il cielo è insapore ed opaco alla distanza
del fado placcato su corde d’argento
un corpo da nuvola che si dirada
s’erge su fianchi curvi
a capriccio la testa gira la schiena
in un crescendo mescolato a legni pregiati
la luce
memoria e disincanto
va spenta prima dell’alba