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di chitarra a corde

vedi
il cielo è insapore ed opaco alla distanza
del fado placcato su corde d’argento

un corpo da nuvola che si dirada
s’erge su fianchi curvi
a capriccio la testa gira la schiena
in un crescendo mescolato a legni pregiati

la luce
memoria e disincanto
va spenta prima dell’alba

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ho viaggiato al femminile

danzano bagliori iridescenti nel palmo della mia mano ciprie di luce sulle guance sugli occhi, trucco leggero di polvere d’oro e d’argento

ho viaggiato al femminile
in un grande fiume agitato
dove l’erba è cresciuta
crisalide di un istante
e la mia rosa fiorirà in autunno.
ora è buio, l’aria è un colibrì
che vola senza fiati
e il ventre del melograno
è colmo

lascia entrare il ricordo d’ambra

l’ombra del sambuco poggiata
ai piedi del salice d’argento
raccoglie le gocce scivolate
dalle foglie stanche

un semlice sguardo
e un ricciolo di labbro
su tagli e lividi
a soffocare il silenzio
di un angelo privato di ali
ha frantumato la chiave dello spazio rasente
il limitare del dopo e my be or not

lascia entrare il ricordo d’ambra
da indossare in gocce di tempo consumato

I told you when I came I was a stranger ***
I told you when I came I was a stranger.

***”Stranger Song” by Leonard Cohen

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