
gli odori del mare, inconfondibili e penetranti, affiorano prepotenti alle mie narici,si spargono sui miei vestiti, lasciando nell’aria un sentore di salmastro
pungente e dolce ad un tempo,trasformando il mio corpo in quello antico e voluttuoso di una magica sirena
Avessi parole che non possiedo,
Avessi aggettivi che non conosco,
Avessi verbi che ho dimenticato,
potrei dire, raccontare, evocare
quelle squame nascoste, recondite,
vellutate, morbide, aspre,
dentro cui si annidano
i miei più segreti desideri
così liberi, volerebbero nell’aria
come aquiloni a cui è stato reciso il filo.