
ieri Charlie Brown! ha compiuto 70 anni! era il 2 ottobre 1950 quando uscì la prima striscia disegnata da Charles M. Schulz da allora fino alla sua morte (nel 2000) Schulz ha disegnato in tutto 17.897 strisce, lavorando, al ritmo di una al giorno
l’ho amato da sempre e tra lui e Mafalda hanno rallegrato le mie giornate, ne ho tutte le collezioni che ho trovato in giro e devo dire che i suoi 70 anni se li porta bene o forse ha sempre avuto 70 anni e non me ne sono accorta!
Charlie sembra avere gli stessi problemi degli adultj, o meglio precisamente del maschio “medio americano” o di tutte le latitudini! . non è bellissimo, non è bravo nello sport, neppure con le donne, a scuola si limita a sopravvivere. Insomma: è un “loser”, un perdente come lo sono quasi tutti quando le società diventano molto competitive.
tuttavia non molla, non molla mai, è capitano di una squadra di baseball che non ha mai vinto mezza partita, un super brocco bullizzato anche dai suoi giocatori (Lucy in testa)
è pure innamorato di una ragazzina con i capelli rossi che, per sua imbranataggine e timidezza patologica, gli scappa sempre per un soffio, e lui ricomincia da capo, un giorno dopo l’altro
oggi i ben informati direbbero che è un bambino “resiliente”, perché si rialza dopo ogni sconfitta, ma a dir il vero il fascino di Charlie è di essere un perdente senza possibilità di scampo! un perdente che tuttavia è a mio avviso un vincente, non si arrende all’arroganza, all’ipocrisia e al narcisimo, insomma non possiede alcuno dei difetti dei vincenti!
Schulz il papà di Charlie morì il 12 febbraio 2000 a Santa Rosa in California a causa di un attacco cardiaco. Il giorno dopo fu pubblicata la sua ultima striscia, in cui lasciava a Snoopy il compito di congedarsi dai suoi lettori con queste parole:
«Cari amici,
ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi cinquant’anni. È stata la realizzazione del sogno che avevo fin da bambino. Purtroppo, però, ora non sono più in grado di mantenere il ritmo di lavoro richiesto da una striscia quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano disegnati da qualcun altro, quindi annuncio il mio ritiro dall’attività. Sono grato per la lealtà dei miei collaboratori e per la meravigliosa amicizia e l’affetto espressi dai lettori della mia “striscia” in tutti questi anni. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy… non potrò mai dimenticarli…»
(Charles Schulz)



