
La ragazza che lavora ai grandi magazzini
esce dalla sua stanza del secondo piano,
accende la luce della scala,
la sua faccia è smarrita al chiarore,
ed esita un poco, prima che la via
inghiotta il suo mondo.
andrà al café anche questa mattina,
a cullarsi la sua prima tazza
stretta nel suo cappotto
ora è freddo sulla via
e questo café che ama la riscalda
sogna di rimanere lì più lungamente
per sedersi ad un tavolo d’angolo
e leggere
ascoltare musica
e chi sa,
forse all’improvviso
lui arriverà
e sarà come l’altro
e l’altro ancora
domani prenderà una cioccolata calda
con panna e due cialde di zucchero