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qualche mio quasi “Trompe L’oeil” …

tempo fa mi ero molto divertita a cercare di riprodurre questo effetto con delle fotografie , perchè è più semplice che con i quadri !!!

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Trompe L’oeil o inganna l’occhio e il Trickeye Museum di Seoul

Escapando de la crítica, del 1874,
di Pere Borrell del Caso

Trompe l’Oeil, è un termine francese che letteralmente tradotto significa Inganna l’occhio.

La definizione non si riferisce ad una vera e propria tecnica pittorica, ma riguarda la creazione di opere dipinte sui muri o su pannelli, che servono per creare illusioni ottiche, che sembra facciano vedere spazi inesistenti, tipo finte finestre o porte, che si spalancano su paesaggi, altri ambienti o spazi esterni…

I Trompe l’Oeil, vengono usati per decorare ed ampliare visivamente ambienti, chiusi e dare la sensazione di spazi più grandi o confinanti con altri, che però sono inesistenti.

Essendo il compito principale di questo tipo di lavoro, quello di ingannare l’occhio, dovremo usare tutti gli accorgimenti necessari per farlo ed evitare il più possibile, tutte quelle cose che possono svelare l’inganno. Per esempio, per eseguire un Trompe l’Oeil, si possono usare diversi tipi di colori, tenete conto però che il dipinto, non deve creare riflessi, quindi evitate smalti, vernici lucide ed altre cose che li possono creare

era una tecnicamolto usata nei tempi passati po verso la fine del 1800 direi che si è quasi abbandonata, ma esistoo esempi davvero interessanti come quello di William Michael Harnett, un vero maesrto in questo modo di dipingere;

ma ci sono anche esempi classici importanti: ANDREA MANTEGNA

Raffaello Sanzio 

Antonio Correggio 

e poi c’è il fenomeno della Corea del Sud dove vi è una catena di musei strani tutti dedicati al trompe-l’œil, ovvero le opere d’arte illusorie. Qui lo spettatore diventa parte integrante delle opere e soddisfa il suo desiderio di portarsi a casa gli scatti più bizzarri.. avete presente quando i turisti si mettono in posa per quelle foto imbarazzanti dove reggono monumenti, imitano statue, assumono posizioni strane e altre ridicole amenità? E la sensazione irritante e fastidiosa che provate quando vedete quei sorrisi stampati, nella presunzione illusoria di dare vita a uno scatto originale e fantasioso? Certo, non vorreste proprio averli di fronte alla vostra vista. Anzi, magari vorreste confinarli tutti in un posto al chiuso lontano da tutti, dove si divertano tra di loro a fare foto ridicole e a impostare pose ed espressioni grottesche. Ebbene, quel posto esiste, ed è il paradiso per gli amanti degli scatti “d’autore”: è il Trick Eye Museum di Seul, in Corea del Sud. Situato nel distretto di Hongdae, nella capitale sudcoreana, questo museo è dedicato a una sola cosa: all’arte di ingannare l’occhio, come il nome stesso lascia intendere. O, per dirla alla francese, trompe-l’œil. Vi suona familiare? il trompe-l’œil è una tecnica pittorica (o scultorea, a seconda dei casi) che vuole far vedere allo spettatore ciò che non è. Ingannare l’occhio appunto. Con quadri che ritraggono soggetti che escono dalla cornice, murales che dipingono finestre da cui si affacciano delle persone, cupole che riproducono volte celesti, e così via. Il solo limite è l’immaginazione. Perché il limite dello spazio fisico, quello reale, viene appunto ingannato dall’occhio. O meglio, dall’abilità dell’artista.

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