
Maxfield Parrish
1870 – 1966
nato a Filadelfia ha cominciato a disegnare per divertimento da bambino. il suo dato nome era Frederick Parrish ma successivamente ha adottato il nome della sua nonna materna Maxfield,
suo padre era un pittore di paesaggi e ambedue i genitori hanno coltivato il suo talento, ha frequentqto l’università di Haverford ed l’accademia della Pensilvania delle Belle Arti, ha quindi intrapreso una carriera artistica che è durato più della metà un di secolo e che ha dato impulso e forza all’età dorata dell’illustrazione delle arti visive americane….
il suo repertorio ha incluso molti progetti prestigioai come di Eugene Field ” Poems of Childhood” come “Arabian Nights” (1909)

I libri illustrati da Parrish sono ora molto ricercati dai collezionisti io ne possiedo tre, che erano di mio padre, tra cui “”Arabian Nights”e fin da piccolini io e miei fratelli abbiamo sognato su quelle pagine
ha avuto commissioni molto importanti per magazine dell’epoca, come Hearst’s, Colliers, e Life,

era inoltre un favorito per i primi cartelloni pubblicitari, come Wanamaker’s, Edison-Mazda Lamps, Fisk Tires, Colgate e Oneida Cutlery
negli anni 20 Parrish ha cambiato la via dall’illustrazione e si è concentrato sulla pittura che piu’ amava, i nudi androgeni erano un tema ricorrente ( molte delle immagini
di pseudo pittori che girano su internet e che riempiono anche i Gruppi, che riproducono fate, folletti o luoghi magici e di fantasia sono brutte sciouiazzature delle immagini di Parrish
una delle sue modelle favorite era Kitty Owen negli anni 20, poi Susan Lewin, egli stesso si è proposto per molte immagini che hanno caratterizzato le figure maschili
per chi conosce la lantante Enya, beh troverà nelle sue canzoni molte immagini che si avvicinano ai paesaggi di Parrish…in particolare un suo album del 1995
è difficile dimenticare di aver visto un’immagine di un libro illustrato da Maxfield Parrish
si riconosce subito il mondo magico del suo colore dei lapislazzoli, il suo colore piu’ amato, anche per la sua firma svolazzante usava questo colore, che era così prepotentemente suo
che veniva chiamato come “l’azzurro di Parrish„ le sue immagini idealizzate di figure femminile adornate di abiti classici come gli ambientiti colorati da viola elettrici rossi radianti e pigmenti che emettono luce, ricchi coi toni della terra hanno generato un mondo idilliaco
altre immagini hanno avute scene ambientate di racconto di fate e cavalieri, l’uso del colore e dei mezzi toni che ne fa Parrish ancora oggi la fa da maestro nella pittura chiamata “Fantasy”
negli anni ’20 e ’30 almeno una famiglia su quattro aveva un libro illustrato da Perrish persino Andy Warhol confessò di aver “molto guardato” le illustrazioni di Parrish….
e sicuramente a lui devoono molto i movimenti “Photorealist” e “Superrealist” americani, ma credo anche europei
Grazie Mati: un autore che non conoscevo, ma che si intona alla grande coi miei gusti! 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
per me resta un bellissimo ricordi dei suoilibri illustrati!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Lo credo bene! 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
sì…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Alcuni disegni veramente belli.
"Mi piace""Mi piace"
Parrish mi piace molto e come autore e come illustratore, i suoi disegni e le sue illustrazioni a mio avviso sono fantastici con tonalità è contrasti di colori che ammiro, beh credo si sia capito: in poche parole lo adoro
"Mi piace"Piace a 1 persona
Anche a me piace molto ho dei ricordi bellissimi dei suoi libri
"Mi piace"Piace a 1 persona