Edgar Degas
francese 1834 – 1917
sicuramente una delle figure piu’ importanti e prolifiche dell’Impressionismo, anche se si distense dagli altri impressionisti per molti motivi
primo e non poco importante fu il fatto di avere una famiglia agiata alle spalle che non condizionò il suo lavoro e gli permise di vivere “senza dover contare sulla sua pittura”
altro motivo di differenza non amava gli “esterni”, i paesaggi, preferiva dipingere interni con ballerine, donne al bagno, donne dalla modista, insomma percorse per molti versi gli interni del mondo delle donne di quel tempo
quando dipinse all’aria aperta, furono spesso corse di cavalli, benchè riconosciuto come uno dei grandi, fini la sua vita in assoluta solitudine e quasi cieco, smise di dipingere intorno al 1910, dedicandosi poi alla scultura che “sentiva” nelle mani.
era stato certamente un uomo colto, aveva compiuto studi classici e fu molto influenzato dal suo maestro Ingres, incontrerà anche Manet che lo spingerà alla definitiva scelta impressionista
credo che la sua ricerca si sia rivolta in particolare allo studio degli effetti della luce artificiale e i suoi quadri dedicati al mondo dello spettacoloce ne danno una piena dimostrazione forse anche le stampe giapponesi che amava collezionare influirono sul suo modo di dipingere
la famiglia è di condizioni agiate. Viene educato dal padre, che gli consente di dedicarsi al disegno e gli fa conoscere il mondo dell’arte.
Lasciata l’Università, inizia a frequentare lo studio di Barrias. Passa, quindi, alla scuola di Lamothe, un allievo di Ingres. Nel 1855 entra all’École des Beaux-Arts.
Nel 1856 Degas realizza il primo viaggio in Italia. Dopo un soggiorno romano, si trasferisce a Napoli, dove inizia a dipingere i due ritratti delle cugine Bellelli. L’anno successivo torna a Roma per frequentare l’Académie Française.
Nel 1858 Degas è a Firenze. Qui ha modo di conoscere i macchiaioli. Realizza alcuni studi per La famiglia Bellelli, grande tela che porterà a termine nel 1867. Nel corso del soggiorno italiano visita anche Viterbo, Orvieto, Perugia e Assisi. A colpirlo è soprattutto la pittura di Signorelli, Botticelli e Raffaello.
Nel 1859 torna a Parigi. È attratto dalle corse dei cavalli e dalla vita di teatro. Frequenta anche vari artisti, tra cui, dal 1862, Edouard Manet.
Nel 1865 espone al Salon e riceve i complimenti di Puvis de Chavannes. Trascorre parecchio tempo al Cafè Guerbois, luogo di incontro di numerosi giovani pittori e dei futuri impressionisti.
Nel 1870, scoppiata la guerra franco-prussiana, Degas si arruola in fanteria.
Nel 1872 parte per New Orleans, dove vivono i parenti della madre. Qui dipinge diverse tele, tra cui L’ufficio del cotone.
Di ritorno nuovamente a Parigi, nel 1873, riprende contatto con gli impressionisti. Con loro partecipa alla prima mostra impressionista nello studio del fotografo Nadar (1874).
Nel 1875 dipinge L’absinthe.
Nel 1876 e nel 1877 espone alla IIª e IIIª mostra impressionista, presentando dipinti di ballerine e nudi femminili. Nel 1878 dipinge il Ritratto di Diego Martelli. A partire dal 1880, dopo un viaggio in Spagna, inizia a dedicarsi anche all’incisione. partecipa anche alla mostra degli impressionisti del 1881, .
L’anno successivo si applica al tema delle donne dalla modista.
Nel 1883 muore il grande amico e maestro Manet. Degas si chiude in un profondo isolamento, motivato anche da crescenti disturbi alla vista.
Nel 1886 partecipa senza successo all’ultima mostra degli impressionisti. Tre anni più tardi visita la Spagna e il Marocco con Giovanni Boldini. Nel 1890 soggiorna in Borgogna, dove realizza alcuni pastelli.
Nel 1893 tiene la prima personale presso la galleria Durand-Ruel, dove presenta una serie di paesaggi. Quasi cieco, Degas si dedica principalmente alla scultura. Modella statuine di cavalli, ballerine, donne al bagno e che si asciugano. Nel contempo si accentua il suo interesse verso il collezionismo di opere d’arte. Raccoglie così opere di numerosi artisti, tra cui Ingres e Delacroix.
Nel 1905 dipinge Madame Alexis Rouart e i due figli, una delle ultime opere.
Edgar Degas muore a Parigi nel 1917.
questa serie di post sarà dedicata soprattutto al mondo del ballo tranne i primi dipinti che sono tappe importanti del suo modo di dipingere
Ha saputo dare colore al bianco dei tutù e ancor più grazia alle ballerine
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sì anche se delle ballerine aveva una brutta idea ah ah ma ne parlerà in un altro post su DEgas e le donne! ciaoooo
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Bene, aspetto allora.
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Si spero domani
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Le sue ballerine dalle gonne eteree sono ormai nella mente di tutti.
Meno nota la sua produzione di tema diverso. Grazie per averne parlato
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ne parlerò ancora delle sue donne … che forse non amava poi tanto! ciaooo e grazieee
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Benissimo! Allora mi preparo a leggere il seguito
Buon pomeriggio 🙏💓🙏
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Si domani!! 🌺❤️
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Lo conoscevo pure io (ovviamente marginalmen te)… forse anche perché nel 2019 avevo un calendario tutto dedicato alle sue ballerine! 😀
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ahahah poi arriveranno anche i suoi nudi opulenti…. ahhha
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No, quello è un altro calendario 🙈🙈🙈
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ahahahhhahahahahah
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🤪🤪🤪
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Non è tra i miei pittori preferiti ma ammetto che le sue ballerine sono inconfondibili.
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ti confesso nememno fra i miei!! ah ah
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Sono sempre stato interessato alle sue opere e ai suoi colori. Un bravo artista anche se mi pare che avesse delle idee particolari. Oppure mi sbaglio?
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Non ti sbagli, ma ne riparlerò
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Devo dire che le sue opere mi sono sempre piaciute molto,
non sapevo però che non apprezzasse le ballerine …
aspetto il tuo prossimo post per saperne di più 🙂
intanto grazie per il tuo post, accurato ed illuminante
🙂
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A presto allora e grazieee
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Lo conosco, è bravo ma non mi fa impazzire.
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Nemmeno a me
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